Tirreno-Adriatico: Mathieu Van der Poel trionfa a Castelfidardo, Pogacar sempre maglia azzurra
E’ un ciclismo di extraterrestri, anzi no, è il ciclismo d’altri tempi fatto dai ragazzi di oggi. I fuoriclasse del ciclocross contro il principe sloveno del Tour, veramente uno spettacolo d’altri tempi a ogni tappa di questa Tirreno-Adriatico.
Nella quinta tappa della Corsa dei Due Mari, da Castellalto a Castelfidardo di 205 km, Mathieu Van der Poel attacca a 50 km dal traguardo. Già 50 km, non 5 o 3 km come ormai siamo abituati nel ciclismo moderno. I muri come nelle classiche del nord sono il pane per i denti del fuoriclasse olandese, che vola verso l’impresa. Dietro di lui il gruppetto dei migliori è staccato di oltre 3 minuti. A 17 km dal traguardo un altro fuoriclasse decide di muoversi e lascia sul posto la compagnia; Tadej Pogacar, il re del Tour, parte e si fa sotto a Van der Poel, che vuoi per la fatica, vuoi per la pioggia, è un po’ in crisi, ma stringe i denti e va a conquistare la seconda tappa della Tirreno-Adriatico. Pogacar arriva secondo a 10” e mette un’ipoteca sulla Corsa dei 2 Mari, ma al terzo posto non molla il belga Wout Van Aert a 48”, che non ci sta a lasciare la scena all’acerrimo rivale olandese. Podio di extraterrestri, con una top ten di campioni o aspiranti tali: 4° Fabio Felline a 1’26”, 5° Egan Bernal a 2’07”, 6° Davide Formolo a 2’07”, 7° Tim Wellens a 2’18”, 8° Alessandro De Marchi a 2’18”, 9° Mikel Landa a 2’25” e 10° Matteo Fabbro a 2’45”.
In classifica generale sempre al comando Tadej Pogacar in 22h41’41”, 2° Wout Van Aert a 1’15”,
3° Mikel Landa a 3’, 4° Egan Bernal 3’30”, 5° Matteo Fabbro 3’54”, 6° Tim Wellens 4’30”, 7° João Almeida a 4’42”, 8° Romain Bardet a 5’03”, 9° Vincenzo Nibali a 5’54” e 10° Simon Yates a 6’58”.